Messaggerie Bacco Catania - Andrea Torre

Sulla carta d’identità di Messaggerie Bacco Catania c’è scritto “matricola”, ma giornata dopo giornata di questo velocissimo campionato UnipolSai 17/18 le esperienze si accumulano e niente è prevedibile o pronosticatile. Come è stato per la prima partita del girone di ritorno, quella contro Massa, in cui i rossazzurri hanno trovato in campo una squadra completamente diversa da quella conosciuta in esordio in A2. A raccontarlo è il numero quattro rossazzurro, il catanese Andrea Torre: “Siamo riusciti a prendere due punti fuori casa, contro una squadra che cercava il riscatto dell’andata e che ha giocato sicuramente ad un livello molto più alto, benissimo soprattutto in quei set in cui abbiamo perso”.

Due set persi che si spiegano sicuramente in un modo per Torre: “Abbiamo avuto dei momenti in cui c’è stato un calo di concentrazione, ma noi abbiamo saputo approfittare dei loro cali e soprattutto abbiamo reagito al meglio in quel tie-brek in cui abbiamo imposto decisamente il nostro ritmo di gioco e che abbiamo chiuso con otto punti di distacco”.

Quella di domenica scorsa per Messaggerie Bacco Catania è la seconda vittoria consecutiva, dopo un lungo periodo passato a bocca asciutta: “Questi due successi hanno fatto bene innanzitutto al nostro morale. Penso che ci siamo rimessi sulla strada giusta e adesso è il momento di approfittare della grinta e della fiducia riconquistate sapendo che possiamo e dobbiamo fare molto meglio”.

Le partite contro Alessano e Santa Croce, la prima il 2 e la seconda il 6 dicembre, saranno scontri decisivi, ma aggiunge Torre: “Sono squadre come la nostra che hanno bisogno di fare punti importanti. Verranno qui con il coltello tra i denti, ma noi possiamo contare sul fatto di giocarcele in casa, dobbiamo approfittare del nostro pubblico che fino ad ora è stato decisivo con il suo supporto”.

Andrea Torre, 24 anni tra pochi giorni, la serie A l’ha giocata tra il 2011 e il 2012 ad Isernia, ma su questa esperienza catanese dice: “Cerco sempre di dare il massimo, in partita come in allenamento. Quando entro dalla panchina cerco di trasmettere la mia grinta al gruppo e di dare una mano alla squadra. Ho la possibilità di giocare con atleti di altissimo livello che gestiscono il gioco in maniera diversa rispetto a quello a cui ero abituato, ma mi sto adeguando e penso di avere il mood giusto per proseguire con il campionato”.

Infine, una raccomandazione al pubblico del PalaCatania, “E’ la chiave del nostro gioco, più persone ci sono più noi ci sentiamo spinti a fare bene. Sabato e mercoledì spero di vedere un PalaCatania stracolmo”.