In vista della prima giornata della Pool C, in programma per sabato 3 febbraio al Palasport William Ingrosso in provincia di Lecce, Messaggerie Bacco Catania mette a punto gli ultimi dettagli, per farsi trovare pronta ad un incontro fondamentale, come saranno fondamentali tutte e quattro le partite che verranno disputate in questi due mesi di seconda fase del Campionato UnipolSai 17718 di volley maschile di A2.

Si lavora in palestra, in campo, ma anche analizzando la squadra contro la quale si dovrò giocare, Pag Taviano. Mauro Puleo, il secondo allenatore ha messo a punto una comparativa tra le due squadre che scenderanno in campo, ma tiene a precisare: “Sono numeri e come tali vanno considerati, mentre le partite vengono giocate da esseri umani, che in campo portano un carico di emozioni che è montato per giorni e giorni e che può fare la differenza, sovvertendo quello che noi abbiamo fissato sulla carta e fatto diventare pronostico”.

La palla è tonda dunque, ma intanto guardando quanto messo nero su bianco da Puleo, è chiaro il percorso differente delle due squadre che, in questo Campionato, non si sono mai incontrate e che, giocano in due gironi diversi, hanno avuto modo di esprimere la loro pallavolo in modo differente. 

Dalla comparativa emerge come Taviano sia più reattivo in alcune situazioni di attacco , soprattutto su palla alta (5% vs 10%) sebbene la nostra pipe (44% vs 35%) riporti l’efficienza totale dell’attacco in parità (30% vs 30%).

La ricezione è il nostro punto forte, come si evince dalle schede allegate, con percentuali di errore decisamente più basse rispetto a quelle degli avversari. La battuta è il tallone d’Achille dei rossazzurri che, in efficienza, sono lontani dai risultati di  Taviano.

“Nella torta che abbiamo dedicato all’attacco del Taviano  è chiaro su carta quello che è chiaro a chi conosce i nostri avversari. Il loro  primo terminale offensivo è l’opposto Bigarelli, che si sobbarca piu’ di un terzo del peso del loro attacco, seguito dai due schiacciatori laterali, Ruiz ed Astarita. I due centrali attaccano in percentuale lo stesso numero di palloni, ma in effetti non sembrano molto utilizzati”.