Una vita per la pallavolo, Piero D’Angelo ha giocato con campioni di tutto il mondo, ha indossato la maglia della Pallavolo Catania quando era in A1, è stato nella nazionale Under 40, ha continuato a giocare in serie minori fino all’anno scorso, vincendo. Da quest’anno è il direttore sportivo di Messaggerie Volley, un altro elemento fondamentale della scacchiera che il presidente Natale Aiello, ha costruito pezzo dopo pezzo, scegliendo i migliori, tra giocatori e nel reparto tecnico.

Cosa l’ha convinta a fare parte di Messaggerie Volley?
Mi ha chiamato Natale la scorsa estate. Nella stagione precedente ero dirigente per la Pallavolo Sicilia, quindi una squadra femminile. Lui mi ha raccontato del progetto di riportare a Catania la pallavolo di vertice e partire da questa squadra che mi ha conquistato.

Quali sono le differenze tra la pallavolo di oggi e quella di vent’anni fa?
Ai miei tempi era molto più tecnica e meno fisica. Chi giocava come me viveva di pallavolo, girava l’Italia e questo ti motivava moltissimo. Oggi ci sono meno soldi, l’impegno deve essere per forza di cose ridotto. Se penso a Messaggerie però il fatto di avere una squadra completamente formata da giocatori che vivono nel territorio, oggi può essere considerato un vantaggio, perché tutti lavorano per la promozione non solo di una squadra ma di una città intera.

Che squadra ha trovato?
E’ un misto tra ragazzi giovani e più esperti. Spampinato, Arena, Balsamo, Saglimbene, possono trascinare gli altri con la loro esperienza e poi possono permetterci di giocare i play off, l’obiettivo della stagione. Poi possiamo pensare a crescere grazie anche al nostro vivaio, pieno di giovani promettenti.

La partita in programma per sabato è fondamentale per il vostro percorso. La Sosti Mandor Jolly5frc è prima in classifica e voi lottate per la vetta.
E’ sicuramente la squadra che ha speso di più. Si sono rinforzati prima di Natale con l’arrivo di elementi molto forti ed è evidente che stanno facendo di tutto per arrivare primi. Ma io dico che la partita arriva per noi al momento giusto e sono assolutamente ottimista. Prima la squadra era ancora acerba, adesso invece sia fisicamente che tecnicamente siamo quasi arrivati al massimo. Ce la possiamo giocare ad armi pari. Se dimostreranno di essere più forti la vittoria andrà giustamente a loro.

Qual è lo spirito dei ragazzi?
L’animo è quello del grande incontro. Nessuno si permette di saltare gli allenamenti, nemmeno con il freddo di questi giorni. Sono tutti con la testa a sabato e questo vuol dire che c’è grande attesa. Io dico che tutti vogliono giocare partite come questa e quella che vedremo sabato sarà una bella pallavolo, a prescindere dal risultato. Quello che posso aggiungere è che ogni partita è una partita a scacchi, due squadre forti giocheranno a lungi, bisogna mantenere la calma e avere pazienza.